Ambientazione

Volfyirion è uno spin-off di Mysthea (altro titolo di Tabula Games) di cui condivide le atmosfere peculiari: un ibrido tra fantasy, cosmic horror e bio-punk. Il gioco prende il nome dal temibile drago la cui minaccia incombe sulle due confederazioni di città in lotta tra loro, le quali dovranno gestire nel modo più efficiente le proprie risorse per darsi battaglia e allo stesso tempo proteggersi dalla furia di Volfyirion.

Volfyirion

Regole in breve

Ogni giocatore riceve un mazzetto di 10 carte e un set di 3 carte Città. Al centro è posta la carta della Tana di Volfyirion, con la miniatura del drago e il Mazzo delle Meraviglie accanto: la Tana ospita sempre le prime 2 carte Meraviglia in cima al mazzo. Vengono estratte le prime 5 carte del Mazzo delle Strategie, che comporranno il mercato. La partita può cominciare!
Il giocatore di turno pesca le prime 5 carte del suo mazzo, rimescolando gli scarti all’occorrenza. A questo punto può giocare in qualsiasi ordine (generalmente tutte insieme) le carte nella propria mano. Ciascuna carta ha un effetto principale, che fornisce fino a 3 tipi di punti azione quando viene giocata, e un eventuale effetto secondario che invece può essere attivato eliminando dal gioco la carta o avendo in gioco carte di colori specifici. I punti azione si dividono in:

  • Comando, per comprare le carte Strategia e aggiungerle ai propri scarti, oppure per spostare una carta Truppa da una delle proprie Città ad un’altra, pagando il costo della carta;
  • Battaglia, per comprare le carte Meraviglia e aggiungerle ai propri scarti, pagandone il costo, oppure per attaccare una Città avversaria o la tana di Volfyirion, pagando l’equivalente dei loro punti difesa;
  • Conoscenza, per cambiare una carta Strategia nel mercato con la prossima del mazzo, al costo di 2 punti, per bloccare le Meraviglie avversarie o ripristinare le proprie Meraviglie precedentemente bloccate, pagando l’equivalente del loro valore, oppure mandare Volfyirion dalla sua Tana ad una Città avversaria o da una propria Città alla Tana, al costo di 8 punti. Quando un giocatore alla fine del suo turno si ritrova con Volfyirion su una delle sue Città, quella viene automaticamente distrutta.
    Una data combinazione di punti, inoltre, può ripristinare una Città precedentemente distrutta.
    Le carte Strategia e le carte Meraviglia, una volta acquisite, finiscono nello stesso mazzo, ma hanno delle differenze sostanziali. Le Strategie si dividono in:
  • Comandi, che vengono scartati alla fine del turno;
  • Truppe, che vanno assegnate alle Città, rimanendo in gioco tra i turni, e garantiscono loro dei punti difesa aggiuntivi;
  • Edifici, che vanno assegnati alle Città, rimanendo in gioco tra i turni, e forniscono punti azione.
    Le Meraviglie, come le Truppe e gli Edifici, rimangono sempre in gioco ma sono indipendenti. Se infatti una Città venisse distrutta, Truppe e Edifici ospitati sarebbero eliminati dal gioco. Inoltre, ogni volta che una Meraviglia viene acquisita, il giocatore di turno può eliminare dal gioco una carta nella sua mano, in gioco o negli scarti. Infine, le Meraviglie possono essere bloccate con i punti Conoscenza per annullare temporaneamente i loro bonus.
    Vince la partita l’ultimo giocatore a rimanere con almeno una Città in piedi.

Volfyirion

Impressioni

Volfyirion è quello che si definisce un fast-paced deckbuilding, ossia un deck building in cui i turni si alternano veloci, senza una grande elaborazione di effetti o azioni secondarie: si spendono i punti per comprare le carte dal mercato centrale e potenziare il proprio mazzo e ogni tanto si colpisce l’avversario. Questo sottogenere deve i suoi natali a Star Realms, da cui Volfyirion prende a piene mani diversi dei suoi meccanismi. Dove però il suo predecessore utilizzava un sistema di punti azione “assoluto”, cioè in cui il tipo di punto aveva un solo possibile impiego e generalmente le scelte offerte al giocatore erano limitate alle carte da acquistare, e in cui i punti autorità e battaglia scalavano automaticamente sul totale, Volfyirion mette in piedi un sistema “relativo” che prevede diverse azioni tutte sempre disponibili al giocatore, purché riesca a pagarne il costo. Di conseguenza, questo apre molte più possibilità di scelta, in quanto lo stesso ammontare di punti può essere utilizzato in modi diversi e il turno del giocatore non è predeterminato dalla sua mano di carte, o almeno non in maniera così vincolante come lo era in Star Realms. Di quest’ultimo Volfyirion risolve anche il problema dell’affollamento delle carte base nel mazzo, introducendo le Meraviglie che ne permettono la costante eliminazione. Questi ed altri sono espedienti semplici ma ingegnosi che garantiscono una profondità strategica e una smaltatura deterministica che molti deckbuilding non riescono ad avere.
All’atto pratico, Volfyirion si presenta come un gioco essenziale, ma presto si dimostra complesso e rifinito. I suoi ingranaggi sono ben rodati e solo poco alla volta si riesce ad intravederne la struttura interna. La vera sfida del gioco sta nel riuscire a visualizzare, a fronte di una somma dislocata di numeri, le possibilità accessibili e la loro efficacia sul breve e sul lungo termine. La gestione del tempo e delle risorse è fondamentale, forse il vero ostacolo da superare per poter entrare nel cuore del gioco. Anticipare le capacità di ripresa dell'avversario è la vera chiave per comprendere e apprezzare Volfyirion.
Dal punto di vista della produzione, non bisogna farsi ingannare dalla scatolina. Un mazzo di carte e una pedina sono più che sufficienti a Volfyirion per costruire una struttura di gioco solida ed articolata. E nonostante l’indipendenza dal linguaggio, un paio di numeri, un nome e delle illustrazioni superbe riescono a trasmettere un’immersione nell’ambientazione del gioco che tanti titoloni possono solo sognare.
L’unica smagliatura di Volfyirion, se proprio dovessi trovarne una, è la sua lenta curva di apprendimento: bisogna fare molte partite prima di riuscire a non lasciarsi sopraffare dalla naturale casualità delle carte e/o da un avversario più scaltro; e anche la visualizzazione delle somme dei punti, che possono essere tanti e variare anche nel corso del turno, potrebbe richiedere un po’ di allenamento senza l’aiuto di un supporto dedicato (che è stato poi implementato nella riedizione).
In conclusione, Volfyirion è un titolo ineccepibile, esteticamente pieno, più che portatile, profondo e vario al punto da non potersene mai davvero stancare. Un acquisto obbligato per tutte le coppie di giocatori, che regalerà sessioni di gioco avvincenti, piene di tensione e di colpi di scena. Non è mai detta l’ultima parola finché l’ultima Città è ancora in piedi.

Volfyirion
Angelo M Pero

Angelo M Pero

Dopo aver lasciato gli studi in Lettere per incompatibilità di carattere, deve ancora capire cosa fare nella vita. Nel frattempo si diletta nella scrittura e nei giochi da tavolo. Ama i vampiri e il Giappone.