Asimmetrici

Ora ditemi cosa c’è di più asimmetrico di due eserciti che si fanno guerra.

L’LRDG contro i Fasci, sabotatori contro carri armati, truppe d’assalto contro fortificazioni nel mezzo del deserto, Will Shepard contro Adriano Leone.

Undaunted è un deck building nel quale dovrete comporre il vostro mazzo di soldati, arruolando quelli che secondo voi sono indispensabili per la missione in corso, nel quale andrete ad utilizzare ogni singola carta per fare qualcosa di eroico per portare a casa la pellaccia.

Undaunted non è un war game, ma ne ha l’ambientazione.
Undaunted è davvero molto bello.

Bang, probabilmente uno dei primi asimmetrici che abbia mai giocato. Un gioco che è la dimostrazione di come non servano ennemila poteri speciali, ma di come bastino dei semplici obiettivi per dare al tavolo una sensazione di ruoli, di asimmetria. Ora, sicuramente è un gioco che ha fatto il suo tempo, ma la gioia che può dare quando si è seduti in 7 assieme a ridere e scherzare mentre si sparano BANG a destra e a manca cercando di uccidere/salvare lo sceriffo, beh… è impagabile. Cos’è? Vi aspettavate Root ?

Ed eccovi serviti.

Ha sbancato, ha catturato, e non ha ancora fatto il suo tempo: Root è un titolo che, se siete a caccia di un’alternativa al solito, trito, competitivo, vi saprà sorprendere. Sullo stile di un soft wargame, presenta, attualmente tradotte in italiano, una decina di fazioni diverse (contando la possibilità di avere due vagabondi in gioco o la marchesa meccanizzata): tutte diversissime. Non vi stancherete di mescolarle per vedere che partita vi aspetta se abbinate proprio quelle che non avete ancora provato e vi piacerà così tanto che non potrete facilmente rimpiazzarlo.

Il nostro consiglio è anche un augurio per questa vostra estate e per le prossime, e perché prima o poi la vita vi porti su un’isola incontaminata, dove è la natura a farla da padrona e a dettare il ritmo del tempo.

Ma nel frattempo, per allenarvi a questo, c’è Spirit Island! Sarete chiamati a impersonare degli spiriti tribali, che incarnano le forze della natura, e a difendere l’isola dove vivete e i suoi abitanti dai “civilizzati” invasori (è davvero così? Può essere la devastazione “civile”?), che vogliono insediarsi e distruggere la vostra casa: ogni spirito ha i suoi poteri innati, le sue carte e un suo modo tutto speciale di espandere la sua presenza, al punto che dovrete allenarvi diverse partite per imparare ad usare ogni singolo spirito. Tutto è ben tematizzato: l’Oceano che Tutto Attanaglia vi porterà a muovervi come le onde del mare, mentre il Portatore di Incubi diffonderà l’orrore invisibile e la paura tra gli invasori.

Spirit Island è un capolavoro assoluto, il miglior collaborativo e il nostro gioco preferito: non vi basta?