Ambientazione

In un tempo e in una dimensione che non ci appartengono, gli uomini crearono il Motore dell’Infinito, un congegno in grado di distorcere la realtà con il suo immenso potere e permettere ai suoi possessori di soggiogare tutte le nazioni del mondo. Dopo un millennio di schiavitù, questa potentissima arma fu distrutta da una rivoluzione: il Motore dell’Infinito fu polverizzato, ma i suoi frantumi distrussero anche tutte le città del mondo. Ora quattro diverse specie eredi dell’Homo Sapiens si sono levate e si battono per recuperare questo frammento e ricostruire così il potere perduto.
Il vostro compito sarà quello di prendere il comando di una di queste specie e sfidare all’ultimo sangue i vostri avversari, per ripristinare questi potentissimi Frammenti dell’Infinito e stabilire il vostro dominio sul mondo.

Shards of Infinity

Regole in breve

Shards of Infinity è un gioco competitivo da 2 a 4 giocatori, dove l’obiettivo è quello di azzerare la vita degli avversari, che inizialmente sarà pari a 50.
La meccanica principale è quella del deck-building: ciascun giocatore inizierà con un mazzetto base di dieci carte (uguali per tutti) e, nel corso della partita, spendendo i cristalli a disposizione potrà acquistarne di nuove e con vari effetti. Queste saranno acquisibili da un pool a disposizione di tutti e sempre di sei carte (ogni volta che ne andrà via una ne verrà pescata un’altra dal mazzo principale), e verranno posizionate negli scarti di ciascun giocatore. Quando le carte da pescare si esauriranno (questo succederà numerose volte nel corso della partita), tutti gli scarti verranno mischiati per riformare il mazzo, che quindi conterrà anche le carte acquistate precedentemente.
Ogni turno si pescheranno 5 carte, che potranno essere:

  • Cristalli, cioè la valuta per acquistare nuove carte;
  • Alleati, carte che verranno giocate ma poi scartate alla fine del turno;
  • Campioni, i quali invece rimarranno in gioco fino a quando un avversario non li sconfiggerà;
Ogni carta, di quattro fazioni differenti, potrà fornire punti potere (il danno da infliggere all’avversario o a un suo campione), ripristinare punti vita, permettere di pescare carte e altri effetti ancora, che spesso e volentieri potranno essere combinati con altre carte per creare combo devastanti. Alcune carte saranno dei “mercenari”, e potranno quindi essere usate istantaneamente per essere però poi rimosse dalla partita.
Vi è inoltre la “Padronanza”, un’abilità speciale a disposizione di ciascun giocatore e che potrà essere pian piano implementata fino ad un massimo di 30: a seconda del livello raggiunto, questa aumenterà notevolmente gli effetti di varie carte, tra cui quella del Frammento dell’Infinito, una carta base sempre presente nel mazzetto iniziale di ciascun giocatore. Con una padronanza di 30, questa porterà ad infliggere infiniti (avete letto bene!) danni all’avversario, vincendo quindi ovviamente la partita.

Shards of Infinity

Impressioni

Come molti di voi avranno notato, il gioco attinge a piene mani dai classici del deck building (sì, stiamo proprio parlando di Star Realms), introducendo però due interessanti novità: i mercenari e la Padronanza, che garantiscono un ulteriore livello di profondità tattica.
Il gioco è semplice da spiegare e da imparare, e per noi è stata come una sana “droga”: le partite sono brevi ma quasi sempre creano sfide molto tirate, nelle quali la tensione per riuscire a rubare la giusta carta all’avversario si farà sempre più pressante. Inizialmente il gioco pareva sbilanciato, in quanto le carte verdi (la Fazione del Sottobosco) sembravano molto più forti delle altre: con il passare del tempo e delle partite, ci siamo però resi conto che le strategie in realtà sono numerose e i poteri delle carte equilibrati anche fra le altre fazioni.
Il numero ideale di giocatori è 2: con numeri differenti il gioco non rende al meglio, e soprattutto in 3 le partite girano male.
Per quanto il gioco base sia godibile, riteniamo quasi obbligatorio aggiungere fin da subito l’espansione Reliquie del Futuro, che introduce asimmetria tra i giocatori e garantisce più rigiocabilità (il solo gioco base dopo alcune partite rischia di diventare un po’ ripetitivo).
Shards of Infinity è stato per noi un’ottima scoperta: pur prendendo spunto da altri deck building, il gioco ha una sua chiara identità, è facile da intavolare, veloce e crea sempre delle sfide tese tra due giocatori. Vi diamo un solo avvertimento: crea dipendenza!

Shards of Infinity
LoveIsOnTheBoard

LoveIsOnTheBoard

'Ma sì, prendiamoci un gioco da tavolo' si dissero 'cosa mai potrà succedere?' Ebbene eccoci qui, molti giochi dopo, a scrivere recensioni su quella che è diventata una nostra grande passione.