Ambientazione

È scesa la notte nel villaggio e la taverna ha aperto le proprie porte.
Nei panni del gestore della taverna, lo scopo del giocatore sarà quello di accaparrarsi più clienti possibili, soprattutto nobili che faranno guadagnare più soldi e prestigio.
Produci la birra migliore e in quantità sufficienti per tutti i tuoi clienti.
Dovrai anche essere abile a far fruttare i soldi guadagnati per poter assumere nuovi aiutanti e per migliorare i tuoi servizi.
Sarai in grado di far fruttare le tue risorse nel miglior modo possibile?

Le Taverne di Valfonda

Regole in breve

Durante gli otto turni di gioco è possibile accumulare punti vittoria grazie alle due meccaniche principali: la gestione dadi e il deck building.
Accumulando risorse (dobloni e birra) sarà possibile acquistare nuove carte per aumentare le potenzialità e i punti del proprio mazzo.
Il turno, che prevede sette fasi, inizia con l'arrivo dei clienti alla taverna: tutti i giocatori girano le proprie carte fino a che tutti i tavolini presenti non si riempiono con le carte degli ospiti.
Successivamente si effettua la fase del draft di dadi, dopo averli lanciati. Ogni giocatore avrà quindi a disposizione quattro dadi più quelli eventualmente ottenuti dalle carte cameriera pescate nella fase precedente.
Prima di effettuare le azioni, i giocatori simultaneamente pianificano le loro mosse, posizionando i dadi nelle aree corrispondenti sulla propria plancia di gioco. Fatto questo, partendo dal primo giocatore ognuno effettuerà, a turno, tutte le azioni pianificate.
Le azioni principali sono la produzione di birra (con la quale si potranno guadagnare nuovi clienti e nobili da aggiungere al proprio mazzo di carte) e servire i clienti presenti nella nostra taverna che ci faranno guadagnare dobloni. Con questi sarà poi possibile acquistare nuove carte da giocare oppure migliorare un'area della nostra plancia di gioco.
La particolarità di questo gioco è, infatti, la plancia modulare che permette di ottenere così miglioramenti permanenti, come per esempio il dado aggiuntivo della cameriera e la possibilità di modificare il risultato del dado grazie all'aiuto del lavapiatti.
A fine turno tutte le carte utilizzate vanno scartate e si passerà al giocatore successivo.
Nel gioco sono inoltre presenti cinque diversi moduli che aggiungono nuove azioni, nuovi modi di ottenere nobili e nuovi bonus.
Alla fine dell'ottavo turno basterà contare tutti i punti presenti sulle carte del proprio mazzo e il giocatore con più punti sarà proclamato il miglior gestore delle taverne!

Le Taverne di Valfonda

Impressioni

La gestione dadi è una delle mie meccaniche preferite, quindi non potevo lasciarmi sfuggire Le Taverne di Valfonda.
Sin dalla prima partita il gioco scorre abbastanza bene. I cinque moduli permettono una grande variabilità senza aumentare la difficoltà complessiva, per cui è possibile sin da subito utilizzarli tutti.
Anche se non apprezzo la meccanica di draft in due giocatori, il gioco gira bene sia in due che in quattro.
Nonostante ogni turno sia composto da sette fasi, il downtime è abbastanza basso grazie alla presenza di più azioni giocate simultaneamente.
L'ambientazione si sente abbastanza, soprattutto grazie alle immagini e alla possibilità di migliorare la plancia.
Per quanto riguarda i materiali, invece, purtroppo devo dire che nonostante i cartoncini siano abbastanza spessi e non si rovinino facilmente, alcuni pezzi della plancia non combaciano. Questo però potrebbe essere un difetto di qualche copia e non di tutte. Inoltre all'interno della scatola i materiali non hanno uno scomparto adatto per una organizzazione ordinata.
Il gioco è altamente rigiocabile, molto scorrevole e adatto a tutti, quindi caldamente consigliato.

L'intavolatrice

L'intavolatrice

Appasionata di giochi da tavolo sin da piccola, non ha intenzione di smettere.