Ambientazione

Il gioco è un astratto in piena regola, ma le illustrazioni molto grafiche e i colori tenui e opachi vi portano in una foresta popolata da spiriti della natura che è un dolce per gli occhi.

Spirits of the Forest

Regole in breve

Una volta disposte le tessere in una griglia 4x12 e aver distribuito i gettoni bonus coperti come riportato sul regolamento, i giocatori a turno possono raccogliere fino a 2 tessere dai lati della “foresta”, cioè quelle più esterne a destra e sinistra. Perché 2 tessere possano essere raccolte insieme è necessario che abbiano lo stesso colore, ma il simbolo spirito su di esse riportato non dovrà essere presente più di 1 volta su ciascuna. Esistono anche i simboli forza della natura, casualmente presenti sulle tessere o sui gettoni bonus insieme ai simboli spirito. Ai giocatori sono anche fornite delle gemme con le quali, alla fine del proprio turno, potranno “prenotare” delle tessere qualsiasi ancora disponibili nella foresta: perché un altro giocatore se ne impadronisca, dovrà scartare una delle sue gemme (ma gli sarà possibile riprenderla se sarà abbastanza fortunato da ottenere il gettone bonus con la croce).
La partita termina quando l’ultima tessera della foresta è stata raccolta. A quel punto ogni giocatore rivela i propri gettoni bonus e conta quante copie di ogni simbolo ha collezionato. Chi ottiene la maggioranza di un simbolo, guadagna quello stesso ammontare di punti (in caso di parità tra più giocatori, entrambi li guadagnano). Chi non possiede nemmeno una copia di un simbolo perde invece 3 punti dal totale.
Il vincitore è chi avrà ottenuto il maggior numero di punti.

Spirits of the Forest

Impressioni

Le regole, come si è visto, sono poche e pulite. Ma se per questo vi aspettate di trovarvi davanti un gioco semplice o monotono, siete fuori strada.
Spirits of the Forest ha una lenta curva di apprendimento, dotato com’è di una profondità che non è affatto scontata in un gioco così essenziale. La presentazione, a partire dalla scatola, fa pensare ad un filler per neofiti, e in un certo senso lo è. Ma è anche un’esperienza fredda e lucida, che richiede grandi capacità di calcolo e di anticipazione. Ogni mossa libera una o più possibili tessere, fa oscillare l’ago della bilancia delle singole maggioranze, prepara il terreno per le mosse successive. È necessario un attento dosaggio di tattica e strategia per riuscire a intascare la vittoria.
Molto interessanti sono anche i cristalli che permettono di prenotare le tessere e che, se usati acutamente, possono interferire attivamente con la strategia dell’avversario, finanche a bloccargli le prese nelle battute finali.
Certo, si può giocare in maniera rilassata, preoccupandosi solo del proprio set, lasciandosi trasportare dai colori tenui e dal design minimal dei componenti; ma appena si pestano i piedi all’avversario è guerra aperta. Questo è vero soprattutto per le partite in 2 giocatori: con un player count più alto è improbabile riuscire a prevedere quale sarà la situazione di gioco una volta che sarà di nuovo il proprio turno, e il gioco in sé potrebbe risultare più blando, più vicino ad un comune set collection senza particolari virtuosismi.
In conclusione, Spirits of the Forest è un ottimo titolo che potrà accompagnarvi dalle vostre prime mosse nel mondo dei giochi fino a quando saprete masticare pesi medio-massimi. Non offre forse quella varietà e quella semplicità da poter essere intavolato tutte le sere, ma di sicuro è un titolo che non si smette di apprezzare.

Spirits of the Forest
Angelo M Pero

Angelo M Pero

Dopo aver lasciato gli studi in Lettere per incompatibilità di carattere, deve ancora capire cosa fare nella vita. Nel frattempo si diletta nella scrittura e nei giochi da tavolo. Ama i vampiri e il Giappone.