Ambientazione
1929 - Un'improvvisa tempesta trascina il capitano Odessa e la sua ciurma in uno sconosciuto arcipelago e in una realtà completamente estranea alla loro. Tra oggetti mistici, eventi misteriosi, strane creature e storie mozzafiato, i protagonisti dovranno esplorare le isole a bordo della nave a vapore Manticore, alla ricerca degli dei e soprattutto dei loro totem, nella speranza di riuscire a tornare a casa.
Regole in breve
In Sleeping Gods fino a 4 giocatori impersoneranno il capitano Odessa e il resto dell'equipaggio (in tutto 9 personaggi distribuiti tra i giocatori), con l'obiettivo di sopravvivere al mondo in cui sono capitati cercando al contempo di tornare nella nostra realtà. Il “Mare Vagante” è rappresentato da un atlante che contiene diverse mappe, virtualmente collegate tra loro e liberamente esplorabili, sebbene alcune zone siano più difficili da affrontare di altre.
Il gioco si sviluppa in turni alternati tra i giocatori, divisi in azione nave, in cui si ottengono i segnalini utili a giocare carte e attivare le abilità dei personaggi; carta evento, che porrà l'equipaggio di fronte a sfide sempre più difficili; e le due azioni principali: viaggiare, esplorare, visitare un mercato o un porto. Con l'azione esplorare, in particolare, si avrà accesso al libro delle storie, con tutte le sue missioni, avventure, sfide e combattimenti. Mentre le sfide andranno tentate sommando il livello dell'abilità richiesta con un risultato casuale, con i combattimenti bisognerà risolvere una sorta di minigioco: tramite i danni dei personaggi si copriranno le sezioni delle carte avversario contro cui si sta combattendo, principalmente cuori per azzerarne la salute ma, volendo, in caso di nemici particolarmente coriacei, si potranno abbassare anche le capacità offensive della creatura o inibirne le abilità.
In qualunque momento sarà possibile salvare la partita, per poi riprenderla successivamente.
Una campagna dura sempre 54 turni: al termine di questi si raggiungerà un determinato finale, in base alle scelte fatte, agli oggetti trovati e alle missioni completate durante la partita.
Impressioni
Da appassionato dei giochi di Laukat, quando ho finanziato questo gioco su Kickstarter ero pieno di aspettative e devo dire di non essere rimasto per niente deluso. Una volta cominciata l'avventura, il desiderio di proseguire è davvero tanto, da un lato per vedere come si concluderà la vicenda, dall'altro per scoprire nuovi posti, leggerne le storie, trovare nuove missioni e reliquie. Il senso di esplorazione e scoperta è palpabile ed è ciò che porta avanti il gioco, che di fatto è un grande connubio tra un libro game e un gioco da tavolo, le cui peculiarità si ritrovano ad esempio nella gestione della nave, nell'attenzione al benessere dei personaggi (salute, fatica, esperienza) e nei combattimenti. Rendono il tutto ancor più interessante non solo i differenti esiti di finale e missioni, in base alle scelte compiute, ma anche il fatto che in una partita, a causa del tempo contingentato, si riuscirà ad esplorare sì e no un quarto della mappa totale di gioco: tutto ciò va a favore della rigiocabilità.
Tra i pochi difetti si può parlare della lunghezza di set up e de-set up tra una partita e l'altra, dati i tanti elementi (nel qual caso avere un tavolo dove lasciare il gioco apparecchiato per tutta la durata della campagna sarebbe l'ideale), e del molto testo da leggere, che potrebbe annoiare alcuni.
I materiali sono molto buoni: pur non trovandoci di fronte a qualche mastodontica edizione Cmon, si nota davvero la cura per i dettagli, nell'ormai iconico stile artistico di Laukat.
In conclusione, se siete appassionati di giochi narrativi o volete semplicemente vivere una bella storia in compagnia e dove le vostre scelte possono fare la differenza, Sleeping Gods potrebbe essere il gioco che fa per voi. Riuscirete a lasciare quel misterioso arcipelago e i suoi segreti o rimarrete per sempre prigionieri tra le sue isole?