Ambientazione
Il mondo degli spiriti non è più al sicuro. Le ombre si aggirano tra i tuoi pari, mentre aspettano l’eclissi lunare per immergere il mondo nell’oscurità. Crea alleanze e cerca di completare i rituali nei vari mondi per fermare i tuoi avversari. Ma attento a non fidarti di tutti.
Regole in breve
Shamans è un gioco di carte basato sulle prese a mo’ di briscola. All’inizio di ogni round ogni giocatore riceverà un ruolo nascosto (ombra o luce). Gli sciamani bianchi dovranno cercare di scongiurare l’eclissi lunare oppure eliminare le ombre; gli sciamani neri, invece, avranno il compito di velocizzare l’arrivo dell’eclissi. All’inizio di ogni turno, la Guida giocherà la prima carta: essa stabilirà il mondo in cui gli sciamani procederanno a iniziare o continuare un rituale. In senso orario gli altri giocatori potranno rispondere con lo stesso “seme” della carta giocata oppure giocare un altro seme. Nel secondo caso, la carta viene immediatamente messa nella colonna delle carte del mondo a cui appartiene, e il contatore dell’eclissi si avvicinerà di un passo. In questo caso c’è la possibilità che si inneschi un rituale, come si vedrà successivamente. Si procede in questo modo, fino a quando ogni giocatore avrà giocato una carta; a questo punto tutte le carte del mondo selezionato dalla Guida andranno posizionate nella colonna del mondo di appartenenza. Il giocatore che ha giocato la carta con il numero più basso potrà prendere un gettone Artefatto, che gli garantirà un potenziamento. Il giocatore che ha giocato la carta con il numero più alto diventerà la nuova Guida e, nel caso in cui tutte le carte di quel mondo siano state giocate, potrà usufruire del rituale. I rituali permettono di ottenere punti, scambiare i ruoli, far retrocedere il segnalino eclissi o addirittura di eliminare un altro giocatore. Se il giocatore possiede un pugnale del sacrificio sceglierà un altro sciamano che verrà sacrificato. Nel caso in cui fosse uno sciamano bianco, tutte le sue carte andranno scartate scoperte, facendo avanzare il contatore di tante caselle quante sono le carte; se invece fosse uno sciamano nero, le sue carte saranno posizionate nei vari mondi e, nel caso in cui un mondo venga completato, il giocatore che ha attivato il rituale di sacrificio potrà attivare anche gli altri rituali. La partita termina non appena il segnalino eclissi arriva alla fine del tracciato, portando alla vittoria degli sciamani dell’ombra, che otterranno così 3 punti vittoria. In caso contrario, cioè se gli sciamani della luce hanno eliminato tutte le ombre o hanno scongiurato l’eclissi, questi saranno i vincitori e otterranno 2 punti vittoria. Al termine di questa fase, il giocatore che ha collezionato almeno 8 punti vittoria è dichiarato il vincitore. Se tale condizione non dovesse verificarsi, si giocherà un altro round, ridistribuendo i ruoli e le carte.
Impressioni
Shamans mi ha sorpreso fin dalla prima partita. La sua grafica minimal e colorata nasconde un gioco di bluff e di strategia davvero ben congegnato. Le regole, pur essendo poco immediate, si imparano davvero in pochi turni, permettendo ai giocatori di immaginare e creare strategie sempre diverse ad ogni partita. I ruoli nascosti aggiungono un ulteriore gradino di divertimento e suspense al tavolo, costringendo i giocatori a bluffare round dopo round per guadagnarsi i pochi punti che serviranno per vincere. I metodi per ottenerli sono molteplici: non solo vincendo un round, ma anche attraverso rituali o segnalini artefatti. Questo permette di avere varie strade da poter percorrere, nell'eventualità che si presentino carte davvero scadenti. Va anche puntualizzato che se un giocatore viene eliminato non otterrà punti vittoria in qualsiasi caso, quindi c’è da aspettarsi tradimenti anche da compagni di squadra. La differenza di esperienza si sentirà comunque al tavolo, poiché le tempistiche di giocata e le strategie più ottimali saranno più accessibili a giocatori navigati, ma la semplicità delle regole permette di superare questo scoglio molto velocemente, considerata anche la popolarità dei giochi di “prese”. La scalabilità è davvero ottima, anche se il gioco cambia parecchio in base al numero di giocatori. In tre, gli sciamani bianchi potranno giocare un partita anche senza collaborare troppo. La situazione è completamente diversa in cinque giocatori, poiché se la luce non collaborerà fin da subito, lascerà carta bianca all’ombra. Per concludere, Shamans è un titolo che sento di consigliare a tutti: un ottimo gioco di carte astratto con ruoli nascosti, con una durata contenuta e regole semplici. Che volete di più?