Ambientazione
Ci troviamo a Banff, in Alberta, un piccolo paesino tra le Montagne Rocciose canadesi; i giorni si susseguono lenti e l’atmosfera tranquilla della città accoglie i turisti che giungono curiosi.
Nell’avventura vestiremo i panni di Jord, un giovane ragazzo di sedici anni molto più alto della media, con un fisico muscoloso, lunghi capelli biondi raccolti in un codino e occhi color ghiaccio, che come tutti i suoi coetanei sopporta la vita liceale cercando di non farsi sopraffare! Non è uno studente modello e per il suo carattere introverso preferisce passare il tempo nella natura intorno a Banff, piuttosto che a divertirsi con i compagni. Forse è per questo che non ha molti amici e tutti lo giudicano un tipo strano.
Abita con i nonni materni, Matt e Meg Tower, e non ha mai conosciuto il padre. La madre, Rachel, l’unica che avrebbe potuto parlargliene, è morta quando lui aveva sette anni e non ha mai voluto dirgli niente… Dopotutto, sarebbe stato complicato spiegare ad un bimbo di essere il figlio di un dio…

Regole in breve
In Ragnarok vi troverete a vestire i panni del protagonista,
quindi saranno le vostre scelte di lettore-giocatore a
definire l’andamento della storia e a portare Jord verso una direzione
piuttosto che un’altra!
Fin dall’introduzione si conosce l’obiettivo, quindi le decisioni
dovranno esser prese con l’intenzione di raggiungerlo nel miglior modo possibile:
questo porterà il lettore a saltare tra i paragrafi e a tentare di raggiungere
l’epilogo sano e salvo!
Questo, a sua volta, vi condurrà a incontrare persone e a ottenere, se ne sarete degni, degli oggetti che vi saranno molto utili nell’avventura e di cui potrete tenere traccia nella scheda personaggio all’inizio del libro.

Impressioni
Il libro è scritto molto bene: la sintassi è semplice e
diretta, e permette una lettura fluente e leggera, perfetta anche per chi non
è un lettore abitudinario.
I riferimenti alla cultura norrena e alle sue leggende sono molto presenti e i Nove Mondi vengono introdotti di capitolo in
capitolo, anche se mai raccontati in profondità. Quindi, se da una parte godremo
di un testo snello, dall’altra è probabile che, soprattutto per
chi non conosce questi miti, proveremo una sorta di fame di informazioni.
Un aspetto che avrei preferito trovare un po’ meno frequentemente è la
scelta obbligata del capitolo successivo che, pur se
risulterà utile a chi è nuovo ai libri game, per chi è più navigato nel genere
potrà sembrare eccessivamente presente. Il protagonista mi ha suscitato
sensazioni contrastanti, perché se da un lato è introdotto in
maniera pressoché perfetta e la sua storia è raccontata bene, dall’altro avrei
preferito una crescita spirituale più lenta, così come un apprendimento delle
abilità in battaglia più progressivo, non dovuto semplicemente alla conoscenza
datagli da Mjolnir o alla forza innata derivata dall’eredità paterna. Questo
aspetto ha reso
un po’ scontate, a volte poco plausibili, le vittorie del protagonista
, soprattutto in considerazione del fatto che la durata dell’arco narrativo è di
circa una settimana!
Tirando le somme, Ragnarok è promosso. Lo consiglierei
tuttavia a chi ancora non si è approcciato a questo genere
poiché, nonostante ci sia la possibilità di perire in battaglia o non riuscire
a dimostrarsi degno agli occhi di Thor, mi sembra strutturato in modo tale da
non deludere il lettore o comunque da non lasciargli l’amaro in bocca per la
sconfitta.
