Ambientazione
Manipolate le complicate politiche di Approdo del Re nell'imperdibile lotta per il potere, per la gloria, per il trono di spade.
Il trono che venne forgiato su ordine di Aegon il conquistatore, il primo dei re Targaryen, dopo aver conquistato gran parte di Westeros. Il trono composto dalle 1.000 spade che si arresero durante la Guerra della Conquista. Il trono sul quale tutti vorrebbero sedere.
Assumete la guida della vostra casata e utilizzate la vostra influenza per attirare a voi nuovi alleati, cospirate per ottenere il controllo, stipulate astute alleanze e tradite i vostri "amici" nel momento più opportuno.
Quando si gioca al gioco del trono, o si vince o si muore. Non esistono terre di nessuno.
Regole in breve
Per vincere il gioco del trono in "Il Trono di Spade: terre di nessuno" bisogna fare in modo di essere il giocatore con il concilio più potente... tra i due che ognuno dovrà costruire nel corso della partita. Il concilio non è altro che un'area di gioco dove i leader delle casate (i giocatori) collocano le loro “carte alleato”. Queste, oltre ad avere una capacità unica, danno potere, ovvero punti vittoria, a fine partita. Ogni giocatore deve posizionare questi personaggi sia nel concilio condiviso con il giocatore alla propria sinistra sia in quello alla propria destra. Non c'è nessuna restrizione su dove collocarli ma, a fine partita, ogni giocatore dovrà prendere in considerazione solamente il concilio più ristretto, quello con meno potere.
Occorre precisare che un giocatore potrà annettere questi alleati dentro uno dei propri concili solamente dopo aver vinto un'asta di influenza (determinata dalle carte giocate): a turno, ogni giocatore dovrà ritirarsi o calare una carta rappresentante sia la forza di suggestione, sia un particolare effetto. Alcune carte permetteranno di rubare influenza ad altri, alcune di appropriarsi del potere altrui, altre ancora obbligheranno i propri vicini a doversi comportare in un determinato modo. Così facendo, l'alleato entrerà nelle vostre grazie portando con sé un potere caratterizzante e un segnalino potere ignoto a tutti, capace di dare ulteriori punti e di rendere più forte il concilio che si pensava essere il più debole... o viceversa.
Inutile dire che le alleanze non sono scritte sulla pietra e che i tradimenti sono all'ordine del round: bisogna tenersi gli amici vicini e i nemici ancora di più.
Alla fine della stagione, che in round corrisponde al numero di alleati che sarà possibile influenzare, tutti i giocatori pescheranno nuovamente le carte influenza e si continuerà a giocare fino a quando arriverà l'inverno e si decreterà il vincitore.
Impressioni
Il "Trono di Spade: terre di nessuno" si gioca tutto tra un leggero equilibrio sul quando uscire allo scoperto a scommettere, quanto scommettere e contro chi scommettere.
Ha senso prendere questo alleato? O è meglio tenere le carte influenza per il prossimo? E se scommetto su questo, chissà se il prossimo non mi ammazzerà qualche membro del mio concilio. Non basta solo aver fortuna, bisogna avere anche tempismo.
Questo gioco è in grado di farvi esaltare per le piccole vittorie, che probabilmente vi verranno spazzate via nel round successivo, ma poco importa.
Oltre al gioco base, il regolamento prende in considerazione alcune varianti che, a mio avviso, rendono il tutto sicuramente più interessante: l'asimmetria delle casate, definite da carte influenza specifiche e uniche, e la versione breve che ne dimezza la durata, e risolve così l'unico neo del gioco.
"Trono di Spade: terre di nessuno" è il gioco nel gioco nel gioco. Il gioco dei troni di George R. R. Martin, il gioco dove spargi influenza per ottenere alleati, e il gioco dove fai bello e il cattivo tempo con i tuoi amici al tavolo. Oltre ad influenzare le carte alleato, dovrete raggirare i vostri amici in carne e ossa, mostrandovi affidabili quando vi fa comodo e pugnalandoli nel momento perfetto, senza fare prigionieri.
In fondo si sa, questo è il Trono di Spade: o si vince o si muore.