Ambientazione
Hokkaido è un gioco astratto di costruzione mappa ambientato nell'omonima isola nel nord del Giappone. Hokkaido è caratterizzata da un freddo paesaggio montano, ed era la dimora della popolazione indigena Ainu, prima che venisse occupata dalla nazione nipponica e che i suoi abitanti fossero sottoposti allo stermino e all'assimilazione, cancellando quasi del tutto la loro lingua e cultura. Quando giochiamo, ricordiamoci che è importante costruire una consapevolezza attorno alle culture e ai popoli che portiamo sui nostri tavoli, che non possono essere ridotti a colorati pretesti d'ambientazione.
Regole in breve
In Hokkaido i giocatori si passano di mano in mano dei mazzetti di carte che useranno per costruire delle mappe, sovrapponendole e incastrandole tra di loro. Ogni carta è strutturata in una griglia 2x3 di quadrati; questi ultimi rappresentano un tipo di terreno: montagna, foresta, lago, città, produzione, maggese o fabbrica. Finché una carta s'interseca con una già in gioco, non ci sono divieti di piazzamento oltre ai seguenti: non è possibile coprire Laghi o Montagne già in gioco e le Montagne devono necessariamente essere tutte adiacenti tra di loro (anche in diagonale).
I tipi di terreno possono avere degli effetti o garantire dei punti a fine partita.
- Montagna: 2 punti per casella;
- Foresta: 2 punti per casella;
- Lago: 3 punti per casella per ogni gruppo di Laghi adiacente (ortogonalmente), meno la prima casella;
- Città: 2 punti per ogni casella Distretto (gruppo di Città) più piccolo, scelto tra i due più grandi da ciascun lato della catena di Montagne;
- Produzione: quando viene giocata, metti 1 cubetto del colore corrispondente sulla casella;
- Maggese: puoi pagare 2 cubetti in gioco per Terraformare la casella Maggese, cioè coprirla con una tessera Montagna/Foresta/Lago/Città, in base al tipo di Produzione;
- Fabbrica: alla fine della partita, può essere occupata da 1 cubetto Produzione del suo stesso colore ancora in gioco, garantendo 4 punti.
Per giocatori più navigati, esiste la possibilità di aggiungere delle carte obiettivo che potranno essere riscattate nel corso della partita per fare ulteriori punti.
Impressioni
Hokkaido è un filler molto semplice che può godere di un gameplay essenziale, senza particolari virtuosismi.
Il gioco sta tutto nello scegliere non solo la carta da giocare, ma anche il suo posizionamento. Bisogna capire su quali tipi di caselle puntare, preparandosi il terreno in anticipo, e stando attenti a non precludersi troppe possibilità, evitando il rischio di concentrandosi su un tipo di terreno trascurandone altri. È bene, inoltre, tenere d'occhio le mappe degli altri giocatori, perché ad ogni mano di draft una carta sarà eliminata, quindi è anche possibile (e consigliato) sabotare gli avversari.
Perché Hokkaido dovrebbe interessarvi? Non c'è una ragione specifica e, in effetti, il titolo non brilla in mezzo ai suoi colleghi. E tuttavia, c'è qualcosa che mi spinge a tornarci, vuoi i toni tiepidi delle illustrazioni o l'atmosfera rilassata che cala sul tavolo.
I suoi difettucci li ha: lo spazio che rischia di occupare e la macchinosità del piazzamento delle carte (che a volte vanno infilate tra quelle già presenti, rischiando di alterarne la posizione) sono elementi di disturbo che rompono momentaneamente il flusso.
A conti fatti, Hokkaido rimane però una solida alternativa a tanti classici di piazzamento tessere, come l'acclamato Carcassonne, e che può contare sulla compattezza, su una durata molto contenuta e su una gradevole scelta di materiali, nonché su una discreta profondità.