Ambientazione

Brass: Birmingham” ci porta a rivivere uno dei periodi più dinamici della storia della Rivoluzione Industriale, in uno dei fulcri di questo periodo: l’omonima città del titolo e le West Midlands. Saremo chiamati quindi a creare la nostra rete industriale, mettendo insieme una ragnatela di collegamenti e fabbriche efficiente e produttiva.
Questo gioco, del 2018, è la variante stand-alone di “Brass: Lancashire”, il quale a sua volta è la riedizione di “Age of Industry”, creato da Martin Wallace e pubblicato per la prima volta nel 2010.

Brass: Birmingham

Regole in breve

"Brass: Birmingham" è un gioco competitivo da 2 a 4 giocatori, dove gareggeremo per creare la migliore rete industriale.
Ogni giocatore avrà a disposizione una propria plancia personale, con delle tessere che rappresentano sei tipologie diverse di edifici, a loro volta suddivisi in livelli crescenti di sviluppo, e 8 carte in mano, che potranno mostrare un tipo di edificio oppure una città.
È importante focalizzare l’attenzione su due concetti preliminari: la differenza tra rete personale, costituita esclusivamente da collegamenti e città del proprio colore, e la rete generale, formata dalle connessioni di tutti i giocatori. Se non ben esplicitato, quando scriveremo di connessioni o collegamenti ci riferiremo alla rete generale.
Il secondo punto sul quale concentrarsi è invece dato dalle tre risorse del gioco:

  • il ferro, che potrà essere sfruttato e comprato da tutti i giocatori in qualsiasi momento;
  • il carbone, che invece potrà essere sfruttato solo se il punto dove lo si vuole usare è connesso al punto dove è il carbone presente (e, allo stesso modo, potrà essere acquistato solo se si è connessi ad un mercato);
  • la birra, che potrà essere sfruttata in qualsiasi momento dai giocatori proprietari del birrificio d’origine, oppure dagli altri giocatori, solo se con la rete generale arrivano a connettersi a quel birrificio.

Durante ogni turno, ciascun giocatore effettuerà due azioni, scartando per ognuna di queste una carta, scegliendo fra:
  • Costruzione: ogni giocatore potrà posizionare sulla mappa una tessera edificio (partendo sempre dal livello più basso disponibile), scartando una carta che mostra la città dove si vuole realizzare la costruzione, oppure la tipologia di struttura. In quest’ultimo caso l’edificio dovrà essere posizionato su una città facente parte della propria rete personale. Ogni edificio richiederà inoltre il pagamento di denaro e di alcune risorse indicate, da sfruttare secondo quanto indicato sopra. Ogni tessera verrà disposta a faccia in giù, e su tre tipologie di edificio (carboniere, acciaierie e birrifici) verrà posizionato il numero di risorse indicate (carbone, ferro e birra). Quando non saranno più presenti risorse sopra una determinata tessera, questa verrà girata a faccia in su, permettendo il guadagno dei punti rendita e punti vittoria indicati.
  • Collegamento: ogni giocatore, scartando qualsiasi carta e pagando il corrispondente costo in denaro e carbone quando richiesto, realizzerà un collegamento tra una città e l’altra. Quel collegamento non potrà più essere occupato da nessun altro giocatore.
  • Sviluppo: pagando uno o due risorse ferro, si scarteranno altrettante tessere edificio, a partire dal livello più basso. Quest’azione permette di costruire molto prima edifici di livello più alto, che portano in dote più punti.
  • Vendita: questa azione permette di “sviluppare” (ovvero di girare a faccia in su) i lanifici, le manifatture e le fornaci collegati al corrispondente mercato, e di guadagnare i punti rendita e vittoria indicati.
  • Prestito: si possono perdere tre livelli di rendita per guadagnare 30 monete.
  • Spionaggio: è possibile scartare due carte per guadagnare una carta jolly luogo o edificio.

La partita è divisa in due fasi, l’era dei canali, che ha alcune limitazioni e che rallenta lo sviluppo della rete di ciascun giocatore, e infine l’era delle ferrovie: ciascuna era terminerà quando tutti i giocatori avranno giocato tutte le carte dalla loro mano, e si procederà quindi al conteggio dei punti vittoria per determinare il vincitore.

Brass: Birmingham

Impressioni

Tanto si è detto e tanto si può dire su "Brass Birmingham", soprattutto in questo momento storico (Ottobre 2023), dopo che da qualche mese questo gioco ha conquistato la cima della prestigiosa classifica di Boardgamegeek, soffiando il posto, dopo tanti anni, a Gloomhaven. È quindi il capolavoro assoluto, il “PIÙ-BEL-GIOCO-DEL-MONDO”? Assolutamente no, perché la classifiche possono essere solo un’indicazione e mai un dato oggettivo: ma questo è un primato che ha avuto un riscontro nella nostra vita di giocatori.
Parliamo di un gioco dal peso medio-alto: ma il regolamento, pur presentando parecchie eccezioni, è facilmente assimilabile, a tal punto che siamo riusciti a far giocare a “Brass: Birmingham” anche alcuni giocatori appena oltre il livello di neofita. Ma la profondità di gioco restituita è straordinaria: dovremo essere pronti a pianificare una strategia per sviluppare al meglio la nostra rete, ma dovremo al contempo essere sempre
pronti a fare le azioni e a sfruttare le risorse (che spesso si rivelano spesso carenti) al momento giusto, soffiandole agli avversari. Soprattutto per la birra, fondamentale per poter effettuare l’azione di vendita, vi sarà una corsa ad accaparrarsela, cosa che renderà l’interazione, seppur indiretta, molto forte: questa sarà inoltre aumentata dagli spazi limitati per la realizzazione delle costruzioni e dei collegamenti, fondamentali per racimolare punti vittoria. La varietà di edifici, di reti e di relazioni tra giocatori che si possono creare rende il gioco molto vario e diversificato.
Vi è inoltre un elemento non banale che abbiamo notato: per realizzare le azioni è spesso necessario sfruttare le risorse fornite da altri giocatori, quindi, sebbene l’interazione sia forte e a volte cattiva, lo sviluppo della nostra rete e dei nostri edifici paradossalmente porterà sempre anche alcuni benefici per gli avversari.
Un po’ come nel mondo reale, dove nella visione capitalistica (stiamo parlando di Rivoluzione Industriale, no?) la concorrenza tra i privati crea un’economia dinamica e fiorente, e porta ad un beneficio medio complessivo: nella sua semplicità, non trovate geniale il riuscire a ricreare questa dinamica in un gioco da tavolo?
"Brass Birmingham", insieme al suo gemello "Brass Lancashire", è insomma uno di quei due-tre prodotti che non si possono non provare nella propria vita almeno una volta: un gioco eccezionale, da gustare, capire e approfondire con attenzione e cura.

Brass: Birmingham
LoveIsOnTheBoard

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'Ma sì, prendiamoci un gioco da tavolo' si dissero 'cosa mai potrà succedere?' Ebbene eccoci qui, molti giochi dopo, a scrivere recensioni su quella che è diventata una nostra grande passione.