Ambientazione

Ti risvegli solo, l'oscurità rischiarata unicamente dalle scintille provenienti dai mal ridotti impianti di una sconosciuta colonia abbandonata e dalle poche luci d'emergenza. Ricordi lo schianto della tua astronave, ma non hai idea di come tu sia finito lì. Un rumore improvviso, in fondo al corridoio, ti distoglie dalle tue riflessioni. No, non era il suono metallico di un impianto in avaria… era il movimento di qualcosa, qualcosa di grosso, orrendo, mostruoso. Devi riavviare i sistemi, scoprire quale minaccia si cela nell'oscurità e tentare di debellarla!

Alone

Regole in breve

In Alone un giocatore impersona l'eroe mentre fino ad altri 3 il male. Il primo conosce solo le missioni che dovrà risolvere per sopravvivere allo scenario e i pochi metri di buio corridoio su cui si trova. Il male, invece, dietro al suo schermo, è onnisciente: dispone della mappa completa su cui piazza e muove creature, trappole e pericoli d'ogni sorta, e non esiterà ad usarli tutti per eliminare l'eroe. Questi dovrà cautamente esplorare la stazione abbandonata, centellinando le azioni di ogni turno tra il movimento, la ricerca di oggetti utili, il combattimento o la fuga, conscio però che i sistemi della sua tuta possono memorizzare solo piccole parti della stazione. Ogni 8 turni, infatti (una partita è composta da 24 turni, oltre i quali si entra in modalità incubo), la mappa scoperta verrà eliminata, salvo alcune porzioni presso l'eroe, e questi potrà contare solo sulla sua memoria per orientarsi all'interno della struttura. Come se non bastasse, ogni angolo può nascondere un pericolo mortale. Ad ogni azione dell'eroe i giocatori del male possono rispondere con una reazione, che può essere generica (muovere o piazzare nemici) o specifica, in base alle carte in mano ai giocatori. Queste carte provengono da 2 di 4 mazzi reazione, ognuno con caratteristiche diverse (furia, velocità, trappole e terrore).
Se l'eroe riesce a risolvere la missione finale è il vincitore della partita, ma se dovesse perire nell'intento sarà invece il male a trionfare.

Alone

Impressioni

Alone non è un gioco semplice, per nessuna delle due parti: da un lato, soprattutto durante le prime partite, è davvero difficile per l'eroe orientarsi nella stazione, capire qual è la strada più corta per risolvere una missione, da dove provengono i nemici o semplicemente dove ci si trova sulla mappa. La gestione del tempo inoltre è importantissima: le mosse sono davvero da centellinare, e arrivare alla modalità incubo, dopo i 24 turni di gioco, significa morte quasi certa. Dall'altro lato la situazione non è semplice nemmeno per i giocatori del male: i movimenti e la generazione dei mostri, come anche la disposizione dei pericoli, va fatta oculatamente e in relazione alle mosse future dell'eroe. Perché se è vero che un verme gigante potrebbe rappresentare un ostacolo quasi insormontabile per il malcapitato astronauta, è anche vero che se generato nel corridoio sbagliato potrebbe non avere mai occasione di incontrarlo.
Dopo la prima partita, però, la voglia di rigiocare è tanta, incrementata dalla variabilità delle situazioni che si possono incontrare. Difficilmente una partita sarà simile ad un'altra e c'è anche una modalità campagna tutta da approfondire. Miniature, illustrazioni e materiali di qualità rendono poi sempre piacevole maneggiare il gioco.
Poco riuscita, forse, la versione in 3 e 4 giocatori, Alone si presta, infatti, ad un ottimo 1vs1. Bisogna anche tenere conto di una certa dose di fortuna (pesca di carte, tiri di dado), e di un regolamento non proprio esile, sebbene poi, durante la partita, il tutto giri in modo lineare. Se questo non vi disturba, in un paio d'ore di gioco verrete trasportati in un'ambientazione tra Alien e Dead Space, condita con i classici elementi horror e fantascientifici. Un gioco atipico, ma sicuramente da provare e avere in collezione.

Bruno

Bruno

Il mio regno per una partita a Twilight Imperium!