Ambientazione
Gli Zapotechi erano una civiltà precolombiana di circa 2500 anni fa, meno celebri di Maya o Aztech forse, ma non meno floridi e prosperi! Dovremo costruire i villaggi, campi di grano, edificare piramidi, fare rituali e sacrifici. Indovinate per cosa? Ovvio, per onorare gli Dei! Cavolo, doveva essere veramente impegnativo entrare nelle loro grazie e questo bel gioco ce lo dimostrerà!
Regole in breve
A inizio turno i giocatori scelgono una delle 4 carte Azione ricevute all'inizio del gioco dalla loro mano, con il numero in calce che determina l'ordine di turno. Quindi si eseguono le seguenti fasi:
Rendita: In base alla carta selezionata, si sceglie una riga o una colonna dalla plancia riportante l'icona della risorsa corrispondente. Poi si ottengono tutte le risorse presenti. Si noti che a inizio partita la tabella è vuota, ma andrà riempiendosi durante il gioco.
Azioni: Si svolgono tutte le azioni che è possibile fare con le risorse ottenute. Le azioni sono:
- Commercio: Acquisto delle tessere commercio dal tabellone, che servono per ottenere o scambiare risorse e altre azioni.
- Piramide: si costruisce un livello della propria piramide. Si può iniziarne una personale oppure continuare la costruzione di un avversario.Si può costruire un solo livello di una piramide per turno.
- Rituale: un giocatore che ha costruito almeno un livello di una piramide può svolgere un rituale, collocando un dischetto su una delle 3 carte rituale. Queste conferiranno bonus e punti a fine partita.
- Sacrificio: permette di avanzare sul tracciato Sacrificio. Ogni livello garantisce dei bonus. A fine partita si ottengono punti in base all'avanzamento sul tracciato.
- Costruzione: si può costruire uno degli edifici rispettando il requisito imposto dalla carta azione giocata, pagando le risorse richieste in base al tipo di edificio che si vuole costruire. Si colloca una casa sul tabellone, si prende la tessera presente in quello spazio e la si mette sulla plancia personale, in uno spazio a scelta. Servirà a dare le risorse durante la fase rendita.
- Costruire il Palazzo: è un edificio speciale e ognuno ne ha uno per partita. Non serve per produrre risorse ma nella conta dei punti vale come due case. Sempre rispettando i requisiti della carta scelta, la si piazza con una casa su uno spazio del tabellone che abbia una tessera edificio. Si prende quest'ultima e la si gira coperta al posto di quella del palazzo sulla plancia personale.
Ogni giocatore ottiene 2 punti per ogni edificio presente sul tabellone che rispetta il requisito della carta Azione posta al centro del tabellone durante il setup. Poi sceglie una carta Azione tra quelle presenti nell'Offerta e la aggiunge alla sua mano.
Il turno passa poi al giocatore successivo. Quando tutti hanno giocato si prepara il nuovo Round. Nell'offerta rimarrà solo una carta Azione, che diventa la nuova carta da mettere al centro del tabellone per l'assegnazione dei punti del prossimo round.
Le carte Azione giocate nel turno precedente formeranno invece la nuova offerta, insieme a una nuova carta pescata dal mazzo.
La partita termina dopo 5 round.
Ai punti ottenuti durante il proprio turno si aggiungono quelli delle piramidi: ogni giocatore che ha contribuito otterrà punti per ogni edificio che corrisponde alla tessera scelta durante la costruzione, dal tracciato dei sacrifici in base a chi si trova più in alto e dalle carte rituale.
Chi ha più punti, è il vincitore!
Impressioni
Zapotec è un peso medio. È di facile apprendimento, ma un po' stretto e ostico da padroneggiare. Il motore di produzione risorse che aumenterà esponenzialmente durante la partita vi darà grandi soddisfazioni. Scegliere simultaneamente le carte da giocare a inizio round snellisce un po' il gioco, anche se è il classico titolo da paralisi da analisi: i 60' sono indicativi, in 3 giocatori 90' ci vogliono tutti. Alta è la rigiocabilità, data dalla disposizione casuale delle tessere edificio sul tabellone e dalle carte. Il gioco non ha un editore italiano, ma è indipendente dalla lingua e Giochix lo vende col manuale tradotto. Per quanto riguarda la scalabilità, è preferibile giocarlo in 3: in due infatti è un po' largo, mentre in 4 diventa strettissimo e i tempi morti aumentano. Quanto ai componenti, le piramidi sono un bel vedere, le tessere edificio e le carte ben fatte, ma le plance personali sono troppo fini.
Oggi i giochi possono sembrare un po' tutti uguali tra loro, ma ognuno ha la sua particolarità e questo è il caso di Zapotec! Un gioco stretto, sempre diverso, con poche regole, che dura il giusto e che vi terrà impegnati una bella oretta abbondante! Da provare!