Ambientazione

Tranquility vi catapulterà in un viaggio alla scoperta della - appunto - tranquillità. Vi sembrerà di essere a bordo di una barca che salpa per una rotta ancora ignota. 

Tranquility

Regole in breve

Il setup è rapido e semplice. Dopo aver disposto le 24 tessere iniziali per creare una griglia 6x6 vuota, dovrete mescolare le 80 carte isola numerate con le 5 carte arrivo e dividerle in un numero di mazzi pari al numero di giocatori. Dopodiché ogni giocatore pescherà 5 carte ed inserirà mescolando, nel suo mazzo, una carta “partenza”. Il gioco ha inizio, ma mi raccomando: in Tranquility non si parla!

Nel vostro turno potrete svolgere una delle 2 seguenti azioni:

  • Giocare una carta: potete giocare una carta all’interno della griglia 6x6 seguendo l’ordine crescente (spoiler: completare la griglia sarà parte del vostro obiettivo!); la carta potrà essere giocata in uno spazio completamente vuoto o adiacente ad un’altra carta, ma in quest’ultimo caso dovrete scartare un numero di carte dalla vostra mano pari alla differenza fra le due carte.

  • Scartare due carte.

Completata una di queste azioni, dovrete pescare dal vostro mazzo di pesca personale fino a tornare con 5 carte in mano.

Carta Partenza: se all’inizio del proprio turno un giocatore dovesse avere in mano questa carta, sarà obbligato a giocarla. Una volta fatto, dovrete scartare un totale di 8 carte scegliendo tra voi e gli altri giocatori al tavolo: questo sarà l’unico momento in cui potreteparlare, senza dare indizi sulle carte che avete in mano, ma indicando quante carte siete disposti a scartare per partire; dopodiché chi ha scartato torna a 5 carte pescando dal proprio mazzo.

Come vincere?
Una volta completata la griglia di 36 carte isola - ricordate, in ordine crescente - e giocata la carta partenza, uno di voi, nel proprio turno, potrà giocare la carta “arrivo” che determinerà la fine della partita e la vittoria del gruppo.

Tutto molto bello, ma si può perdere?
Sì se nel proprio turno un giocatore non potesse giocare una carta, nel caso in cui abbia tutte carte impossibili da inserire nella griglia e/o non potesse scartare 2 carte dalla propria mano, allora si andrà incontro alla sconfitta di tutto l’equipaggio. 

Tranquility

Impressioni

Tranquility appare come un gioco fresco e semplice, ma racchiude in sé un grande potenziale. Innanzitutto consiglio di provarlo in almeno 4, o addirittura 5; questo perché in 2 si hanno a disposizione 42/43 carte nel proprio mazzo e ci si sente più “sicuri” nello scartare carte, ma quando vi ritroverete a dover “sacrificare” carte dalla vostra mano, sapendo che andranno perse per tutta la durata della partita, vi posso garantire che il peso di queste scelte potrebbe farsi sentire, se non subito, sicuramente verso la fine della partita, quando il vostro mazzo di pesca inizierà a scarseggiare. 
L’impossibilità di parlare rende il tutto molto più complicato.

Ho apprezzato moltissimo le varianti già inserite all’interno della scatola, la modalità competitiva 1 vs 1 e le varie mini espansioni che alzeranno l’asticella della difficoltà. 
Ed è proprio questo il bello di Tranquility: la varietà di difficoltà. Potrete scegliere di passare 15/20 minuti in relax con i vostri amici o sentirvi come veri marinai in mare aperto. 

Concludendo mi sento di dire che Tranquility rispetta la durata di un filler, ma con le sue espansioni è in grado di diventare un gran bel titolo con un buon mix di fortuna e strategia, anche un pizzico di cattiveria da parte del gioco, soprattutto quando vi ritroverete a pentirvi di aver scartato una carta che, verso fine partita, avrebbe potuto portarvi verso una destinazione tranquilla.
Un’ultima caratteristica che mi ha fatto innamorare di questo piccolo titolo è l’aspetto estetico. Le carte sono ben curate e dettagliate, i colori ed i disegni a tema sono un piacere per gli occhi; mi è capitato spesso di soffermarmi ad osservare le varie isole, raffigurate sia durante il giorno che di notte.

Tranquility
Il Meeple Genovese

Il Meeple Genovese

Giacomo. 25 anni. Psicologo dello sviluppo. Cerco di trasmettere quello che provo per i giochi da tavolo a tutti quelli che leggono ciò che scrivo.