Ambientazione

Possano gli dei favorire gli audaci e gli astuti, perché in quest'arena la vittoria non si ottiene semplicemente, ma si conquista con tutte le proprie forze.
Scegli se impersonare Thor, il dio del tuono, oppure Freyja, dea dell'amore, della guerra, della bellezza e della magia Seidr (faceva tutto lei, sì), o ancora Surtr, il gigante di fuoco, oppure Hyrrokkin, la gigantessa!
Scegli se vincere d'astuzia o di pura violenza.
L'importante è vincere.

Battle of Gods

Regole in breve

Due o quattro divinità si picchieranno nell'arena, fino a quando una delle due squadre soccomberà o un qualsiasi dio otterrà 10 punti gloria: la squadra che rimarrà in piedi o che conquisterà la gloria, sarà la vincitrice.
Il gioco si svolge in una serie di turni, composti da tre fasi principali:

  1. movimento iniziale: ci si può spostare di una casella gratuitamente;
  2. potenziare la divinità: giocare una carta precedentemente ottenuta per migliorare un'azione;
  3. lanciare i dadi: si lanciano i 6 dadi, come nello yahtzee (o come in Dice Throne) e si svolgono le azioni.
Le azioni sono molto semplici: ci si sposta nell'arena, ci si cura, si pescano carte, si ottengono punti gloria e si tirano pugni ai nemici adiacenti. Le divinità sono tutte diverse tra loro e tutte hanno delle "mosse speciali" che possono attivare una volta al turno, spendendo una combinazione di dadi: ad esempio, Thor può lanciare il proprio Mjölnir, oppure Freyja potrà partecipare a un rituale seiðr per ottenere due carte.
Nel tracciato della vita di ogni eroe, sono presenti dei punti gloria. La divinità che porterà il segna-vita avverario a superare il segnalino gloria, lo otterrà, avvicinandosi così alla vittoria.

Battle of Gods

Impressioni

Battle of Gods è stata una delle scoperte della mia sempre più lontana Essen.
Il gioco è semplicissimo, soprattutto se avete già giocato a Dice Throne ed è un mezzo perfetto per portare curiosi a giocare dopo che si sono innamorati delle fantastiche miniature: sono davvero strepitose!
Le regole si spiegano in 5 minuti: alla fine tutto sta nel lanciare i dadi, capire quanto spingere la fortuna e attivare i dadi nel giusto ordine per portare a casa la vittoria.
Dopo decine di partite non mi sento di dire che c'è una divinità più “rotta” delle altre: sono tutte abbastanza bilanciate e portano a diversi stili di gioco. I dadi sono dadi: a volte ti aiutano, a volte un po' meno. Ad esempio, con Surtr cercheremo di mantenere le distanze, soprattutto all'inizio, in quanto si possono lanciare "onde energetiche" di fuoco e bruciare tutti in linea retta… per poi andare all'attacco quando sarà più utile; con Freyja, invece, mi sono trovato spesso a scegliere la mia strategia basandomi sulle carte che ho pescato. Queste sono molto situazionali: potrebbero stravolgere la partita… oppure potrebbero essere del tutto inutili; di conseguenza, possiamo decidere di investirle nel potenziamento delle abilità speciali che la divinità ha sulla propria plancia, rendendolo sempre più forte.
Come avrete capito, "paragono" questo gioco a Dice Throne, anche se i due titoli sono parecchio diversi: certo, entrambi si basano sull'uso di carte e sullo yahtzee, ma Dice Throne è sicuramente più articolato e variegato, nonché più difficile da portare al tavolo con giocatori casuali. Battle of gods, invece, è il classico gioco che, con poche regole, regala emozioni forti e tanta adrenalina.
Non vedo l'ora di mettere le mani sulle due espansioni (Hel e Odino) per fare ancora più "mix and match". Se non vi piacciono la fortuna e l'ingiustizia, lasciate perdere: questo gioco non fa assolutamente per voi! Ricordiamoci che il dado è il dado, “po esse fero, po esse piuma”… E se lo userete come piuma, non uscirete mai con lo scudo dall’arena degli dei, ma piuttosto sopra di esso!

Battle of Gods
Tia

Tia

Godo nel mescolare le carte appena imbustate. Annuso fumetti. A volte ho del tempo libero.